Viaggi e vacanze invernali: la check-list essenziale per chi ha il diabete
Neve, voli, valigie e glicemie: consigli pratici e sicuri per partire sereni, senza rinunciare alla tradizione delle feste e alla bellezza del freddo.
Quando l’aria punge e le piazze odorano di castagne, viaggiare diventa un rito: si chiude casa, si apre la valigia, si accende la voglia di strada.
Con il diabete si parte ugualmente, solo un filo più preparati.
Il freddo chiede rispetto, gli aeroporti pazienza, la montagna buon senso.
Con questa check-list, Milano come punto di partenza o arrivo, la vacanza d’inverno resta ciò che deve essere: libertà con metodo, tradizione con prudenza.
1) Farmaci, insulina e freddo: proteggere la potenza, evitare il gelo
- Non congelare l’insulina; il freddo estremo la danneggia. Tienila vicino al corpo quando sei all’aperto e usa custodie termiche; non appoggiarla su ghiaccio o piastre eutettiche, e non lasciarla in auto.
- Range e stabilità: i produttori sconsigliano l’esposizione a temperature sotto 2 °C; prodotti congelati non vanno usati.
- Glucagone: rispetta le indicazioni di conservazione, evitando il contatto col pacco freddo e il gelo. Le nuove formulazioni hanno finestre precise di temperatura ambiente; annota quando lo togli dal frigo.
- Raddoppia le scorte: porta due, meglio tre volte il necessario tra insulina, aghi, set, sensori, strisce e batterie. Tieni un kit separato come “piano B”.
2) Aeroporti e sicurezza: passare i controlli senza stress
- Liquidi e farmaci in cabina: gli obblighi sui LAG (liquidi, aerosol, gel) prevedono eccezioni per medicine; porta con te insulina e dispositivi nel bagaglio a mano insieme alla documentazione. Verifica le indicazioni ENAC prima di volare.
- Microinfusore e CGM: molti produttori sconsigliano raggi X e alcuni body scanner per pompe e sensori; puoi chiedere ispezione manuale, oppure rimuovere i dispositivi se
- previsto dal produttore. Portati una dichiarazione o stampa le note tecniche.
- Documenti utili: lettera del medico, ricette, elenco farmaci, tessera sanitaria europea, contatti di emergenza. Se viaggi con un compagno, distribuisci metà delle scorte nel suo bagaglio, antica regola del “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.
3) Fusi orari e orologi: l’arte di “spostare” la basale
- Prima di partire parla con il team diabetologico per lo schema personalizzato, soprattutto se usi basal-bolus o microinfusore. In generale, andando a est la giornata si accorcia e può servire una temporanea riduzione dell’insulina; a ovest si allunga e può servire un aumento, sempre con indicazioni cliniche. Ricorda di aggiornare l’ora su pompa e CGM quando arrivi.
4) Attività invernali: neve, passi e glicemie
- Freddo e glicemia: temperature basse possono influenzare assorbimento, consumo energetico e performance dei dispositivi; tieni glucometro e handset al caldo, in una tasca interna.
- Sulle piste porta zuccheri a rapido assorbimento, barrette “a doppio tempo” e bevi regolarmente; il vento asciuga, la fame arriva tardi, l’ipoglicemia non aspetta. Valuta una basale temporanea o un piccolo snack extra secondo il tuo schema concordato.
5) Pasti fuori, mercatini e tradizione: godersi il cibo senza sorprese
- Preferisci ritmi regolari; stima i carboidrati con prudenza quando i piatti sono nuovi.
- In tasca, compresse di glucosio o gel e un piccolo panino integrale per gli spostamenti lunghi.
- Nelle giornate molto fredde evita alcol a digiuno; se assaggi vin brulè, abbinalo al cibo e monitora dopo.
6) Assicurazione e assistenza: meglio prima che dopo
Verifica la copertura sanitaria in viaggio e mappa una farmacia o un centro diabetologico vicino alla meta. Sembra antico buonsenso, lo è, ed è ancora il metodo più moderno per evitare guai.
La check-list da stampare e mettere sopra la valigia
Documenti
- Lettera del medico, diagnosi e idoneità al volo se necessaria; ricette ripetibili; elenco farmaci e dosaggi, tradotto in inglese.
- Tessera sanitaria, EHIC/TEAM dove applicabile, polizza viaggio, numeri di emergenza.
Farmaci e materiali
- Insulina: fiale/penne di scorta, conservate al riparo dal gelo e dalla piastra fredda; set di ricambio.
- Glucagone con istruzioni; controlla le finestre di temperatura e la data.
- Aghi, siringhe, pen-needle, set di infusione, cateteri, reservoir, cerotti, salviette.
- CGM/Libre: sensori extra, trasmettitore di riserva, patch aggiuntive.
- Glucometro con strisce e lancette; batterie o power-bank. Tieni l’elettronica al caldo.
Gestione in aeroporto
- Tutto nel bagaglio a mano con etichette ben visibili; eccezioni LAG per farmaci.
- Per pompa e CGM: chiedi ispezione manuale, evita raggi X e alcuni body scanner se il produttore lo sconsiglia; porta le note tecniche.
Ipoglicemie e “piano B”
- Compresse di glucosio o gel, snack a rapido e a lento rilascio; regola d’oro: mai uscire senza.
- Bottiglietta d’acqua in vista, soprattutto in quota e al freddo se l’aria è secca.
- Un kit gemello nello zaino del compagno di viaggio.
Fusi orari e dispositivi
- Schema personalizzato del team per orari dell’insulina; promemoria per cambiare ora a pompa e CGM all’arrivo.
Montagna, sci, camminate
- Tasca interna per penne, glucometro e smartphone; niente tasche esterne al gelo.
Zuccheri pronti sulle piste; avvisa chi è con te su come intervenire.
Piccoli granelli di esperienza che fanno la differenza
Se alloggi in rifugi freddi, tieni l’insulina in camera e non sul davanzale; il paesaggio è da cartolina, ma la fiala non ama l’inverno.
Metti una sveglia discreta per i controlli glicemici in notti di fuso o cene lunghe; l’orologio è un vecchio alleato delle buone abitudini.
In caso di controlli insistenti, mantieni calma e tradizione: spiega, mostra la lettera medica, chiedi il controllo manuale. Funziona ancora, da tempi non sospetti.
Viaggiare d’inverno con il diabete non è un esercizio di coraggio, è un esercizio di metodo.
La neve scricchiola, il treno fischia, l’aereo rulla, e tu tieni il ritmo: un controllo in più, un documento in tasca, un biscotto di soccorso, una carezza alla routine.
La tradizione dell’andare resta intatta, perché la buona preparazione non toglie poesia, la moltiplica.



